lunedì 25 gennaio 2010

Amico...Fratello.



Ho un immagine di Te
labirinto di me stesso,
autunno pastello
tra giardini d'ombra,
quando il sole era ancora verde.
Quel filo impalpabile,
che pareva esser solo scarabocchio
di matita e fantasia,
per poi rivelarsi
fibra di rocchetto
e quercia secolare.
Amicizia che saccheggia l'anima,
che c'induce a carezzare il mondo
che ci schiaffeggia e
dalla parola speziata di sincerità,
ti riconoscerò in un espressione
limpida che esprime sempre
quel che il cuore sente...

3 commenti:

  1. Autunno pastello di eterea bruma infestato dove il pallido sole non riesce a definire ombre ed i confini paiono sfumati come dalla mano di un grande pittore.
    Una piccola foglia nel mare di giallo fuoco che copre il soffice muschio di un sottobosco di campagna.
    eppur mi sento elemento di luce in tutto questo, colui che vorrebbe essere in grado di donare la luce ad un paesaggio così malinconico, tale da renderlo fiammeggiante definenndo contorni netti e separati eppur parte di un unico insieme.
    colui che spazza via ogni indefinita immagine, ogni parola vaga.
    duplice come le immagini di una stessa medaglia eppur vero.

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  2. ..credo che ogni volta che i tuoi occhi si posano su un qualcosa, è luce vitale quello che trasmettano, xchè sai donare anche alla + tristi delle stagioni quel guizzo di vita che le manca...un autunno descritto da te è primavera x chi ti ascolta ;D

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  3. bene bene..cosi vi voglio ragazzuoli...me sà che esser cosi prolifero serve ahahahah ;P

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