domenica 10 aprile 2011

10/04/09 -> 10/04/11


...sai, io non sò parlarti e non sò essere tranquillo quando siamo liberi..sei l'onda anomala, il tuono nelle serate di maggio, il rumore di una foglia in autunno e il silenzio della mia anima che urla...
...su pellicole in bianco e nero, strade ai margini di fossi, strappando fili d'erba, gli anni si son susseguiti alle viste di discese spaurite..cavalcando onde di polverose vie.
Spazza via le nuvole e vieni verso di me attraverso l'ombrosa selva invisibile a tutti, ancora una volta...la notte passerà e sarà la mattina prima di partire, con Te che non sei stata mai un vento stanco...quando in una brezza ho perso ciò che non sò spiegare nel respiro della vita...un filo di fiato e un vago odore di pioggia...sussurrami come lo spasmo di un'ala mentre il tuo cuore d'acciaio ruggisce tra i rubini spenti dei miei autunni...lasciando a terra incatenato lo sguardo di ieri.
Bambina che sà brandire la lama del tempo sul cuore, che dalla terra assorbe la spinta di rabbia per colpire la vita.
Tu che esalti il movimento, dove i desideri sono l'ombra dei sogni, dove gli uomini impazziscono illuminati da tramonti randagi.
...via la pelle da me, contraggo i tendini trattenendo il fiato, il coma della realtà, intingo in Te l'azzurro col quale dipingere la mia anima...