venerdì 29 ottobre 2010

SenzaSenso



La lancetta dell'orologio
oscilla senza cadere...
senza dono alcuno.

Flebile respiro ombreggiato d'incanto.

...avvolto nella forma colpevole,
un soffio dirada la nebbia.

...note minuscole d'acqua,
in una lacrima muta.

Mi macchio di niente.

mercoledì 20 ottobre 2010

Forme d'amore


Silenzio, tanto rispettoso silenzio,
attraverso il vento che passa nei tuoi capelli,
neve che si scioglie sulla schiena,
penetrante profumo di memoria,
nel bicchiere di sospiri che rubo al tuo sguardo..
Un velo opaco, sobrio, languido.
..cambia la mia pelle, la mia anima,
la mia vita.
Cos'è l'amore? se non quel tuffo,
quel volo di un novello Icaro verso il suo sole.
..malessere sottile, di una carezza desiderata...
Cos'è l'amore? se non il tuo volto.
Dove cade la fine di quel passo, che al tempo non è stato dato?
...sospeso fra le tue labbra, quel dar senza dire...
come un cavaliere al primo ballo.
Amore racchiuso nel volto di un vecchio,
che piange la sua solitudine,
in un aquilone di un bimbo che insegue un sogno...
...nel viso di una bimba che chiede amore per salvarsi.
Straordinaria grandezza di una notte di stella e poesia.


Come non mai...


..è una preghiera, quella goccia lenta del tempo,
tra le cornici rimaste vuote, quando
sono giorno e mi vedo notte a cercarmi.
Profumi delle cose taciute e torna stagione
nelle scatole dei giorni smarriti.
Palcoscenico clandestino,
note antiche di un'incredula interpretazione,
un via vai di palpiti dentro le parole,
oltre le parole, intorno ad un mondo di gesti...

...hai mai sentito il rumore di una goccia
che cade in uno stagno?

lunedì 18 ottobre 2010

Il resto è un grido


...è stata la pioggia
a bagnare gli occhi alle ali,
mentre aspettavo il vento...
foglia che conosce l'ombra,
su questa roccia corrosa...
lacrime che assorbono il colore del cuore...

Un pò di note & parole...(2)


http://www.youtube.com/watch?v=pYvfm-S46mg

Piano americano
e sfioro il tavolo con una mano.
Pomeriggio strano,
e un desiderio che è fuggito lontano.

Polvere, gran confusione, un grigio salone,
in quale direzione io caccerò la
polvere dai miei pensieri?E quanti misteri
coi pochi poteri che la mia condizione mi dà.

Aria un po’ viziata,
quella finestra andrebbe spalancata.
Tela rovinata,
e la cornice tutta consumata.

Polvere, troppi ricordi, è meglio esser sordi
e forse è già tardi per togliere la
polvere dagli ingranaggi, dai volti dei saggi
coi pochi vantaggi che la mia condizione mi dà.

Non mi cercare, chè non mi riconoscerai
(E.Ruggeri/Kymera).

Un pò di note & parole...(1)


Ed è proprio quello che non si potrebbe
quello che vorrei,
ed è sempre quello che non si farebbe
quello che farei,
ed è come quello che non si direbbe
che direi
quando dico che non è cosi il mondo
che vorrei

non si può sorvolare le montagne
non può andare dove vorresti andare
sai cosa c?è ogni cosa resta qui
qui si può solo piangere
e alla fine non si piange neanche più

ed è proprio quando arrivo lì
che già ritornerei
ed è sempre quando sono qui
che io ripartirei
ed è come quello che non c?è
che io rimpiangerei

quando penso che non è cosi il mondo che vorrei
non si può fare quello che si vuole
non si può spingere solo l?acceleratore
guarda un pò ci si deve accontentare
qui si può solo perdere
e alla fine non si perde neanche più!
(Vasco Rossi).


sabato 9 ottobre 2010

Piedi di sabbia


Nel brusio che sfuma,
rimango sul filo...

Cromatici e surreali tocchi,
rumore fatiscente,
balletto tormentato...

Vagabondi vibrano angoli di mondo,
indossando tessuti senza corpo e
ascoltando voci senza suono...

Indugia un passo d'occhi...

Indigena follia


Essenza sconosciuta,
indole della natura, bussola impazzita...
...tramonti di venti.

Non luogo, nome, volto o cantico...
..ma un volo.

Codice di innata decadenza,
accorcia il respiro,
senza un posto sicuro...

...su bordi affilati,
di schegge brillanti,
fà capolina questa immagine...

...ombra materna.

Deserta sera




Non soffierò sulle braci per prolungare il giorno
o pensieri, tanto diversi nel loro insieme e pur tanto uguali...

Osservo colori disadorni, pensati di notte e di giorno,
che rinascono a nuova vita...

Lontano dal mondo incantato,
la normalità è come non vedere più l'autunno...

...raccontami del sileenzio.