venerdì 30 gennaio 2009


..solo in alcuni momenti mi è concesso apprezzare la bellezza della vita perchè nella possibilità di viverla mi è stato fatto il dono più bello, conoscerti..... e quando il cielo e la terra si uniscono in armoniosa sintonia l'unica melodia che attraversa la mia anima parla di te..

IL DELFINO - di Sergio Bambarén


Daniel Alexander Dolphin viveva in perfetta simbiosi con il mare e sapeva, da quando vedeva il sole levarsi la mattina fino al tramonto, che nella sua vita non c'era niente di più importante dei momenti in cui cavalcava le onde, capaci perfino di fargli dimenticare lo scorrere del tempo.
Daniel Dolphin amava quella giostra marina sopra ogni altra cosa al mondo, ce l'aveva nel sangue e nell'anima, e questo lo faceva sentire libero. Le sue acrobazie lo aiutavano a raggiungere la totale comunione con il mare e gli suggerivano una sublime verità: l'oceano non era solo una massa d'acqua in perenne movimento, ma qualcosa di vivo, un genitore pieno di buon senso e di infinita bellezza.Daniel Dolphin era un sognatore, convinto che nella vita ci fosse qualcosa oltre a pescare e dormire, e così aveva deciso di dedicare tutte le sue energie alla scoperta del vero obiettivo della sua esistenza, un'avventura che doveva necessariamente passare attraverso il cavalcare le onde e l'ascolto della saggezza del mare. Questo era il suo sogno.
Daniel Dolphin fissò il vecchio amico in silenzio e alla fine gli disse :
Michael, guardati intorno. Il nostro è un mondo pieno di delfini che pescano dall'alba al tramonto, senza sosta. Non fanno altro. Così non rimane più loro il tempo di seguire i sogni e invece di pescare per vivere, vivono per pescare.
Arriva un momento nella vita in cui non rimane altro da fare che percorrere la propria strada fino in
fondo. Quello è il momento d'inseguire i propri sogni, quello è il momento di prendere il largo,forti delle proprie convinzioni.
Hai fatto progressi sorprendenti, Daniel, ma adesso devi spingerti ancora più avanti, devi cercare le risposte al tuo sogno. Troverai il vero scopo della tua vita il giorno in cui cavalcherai l'onda perfetta.
Quando piombi nella disperazione più cupa,ti si offre l'opportunità di scoprire la tua vera natura.
Proprio come i sogni prendono vita. Quando meno te lo aspetti,così accade per le risposte ai dubbi che non riesci a risolvere.
Lascia che il tuo istinto tracci la rotta per la saggezza,e fa che le tue paure siano sconfitte dalla speranza.
La maggior parte di noi non è preparata ad affrontare i fallimenti ed è per questo che non siamo capaci di compiere il nostro destino. E' facile sfidare quel che non comporta alcun rischio.
Arriva un momento nella vita in cui non rimane altro da fare che percorrere la propria strada........
Gli tornò in mente il giorno in cui il mare gli aveva fatto questa rivelazione e all'improvviso capì fino in fondo il significato di quelle parole, capì la ragione di tutti quei dolorosi esercizi, di tutte le ore trascorse a migliorare la tecnica, ad accrescere la forza e la fiducia in se stesso: doveva spiccare il volo verso l'ignoto, allontanarsi dalla sicurezza della barriera per trovare un posto dove le regole che governano il branco non avevano più motivo ne valore.
Per trovare il vero scopo della sua vita Daniel Dolphin doveva lasciarsi alle spalle tutto ciò che avrebbe potuto limitarlo.
L'amore è anche imparare a rinunciare all'altro, a saper dire addio senza lasciare che i tuoi sentimenti ostacolino ciò che probabilmente sarà la cosa migliore per coloro che amiamo.
La scoperta di nuovi mondi non ti porterà solo felicità e saggezza,ma anche tristezza e paura.
Come puoi apprezzare la felicità, senza sapere che cos'è la tristezza ? Come puoi raggiungere la saggezza, senza affrontare le tue paure ? Alla fine, la grande sfida della vita consiste nel superare i nostri limiti, spingendoci verso luoghi in cui mai avremmo immaginato di poter arrivare.
Quando desideri qualche cosa con tutto il cuore , non esiste niente che possa fermarti, se non le tue paure.
I sogni sono fatti di tanta fatica. Forse se cerchiamo di prendere delle scorciatoie, perdiamo di vista la ragione per cui abbiamo cominciato a sognare e alla fine scopriamo che il sogno non ci appartiene più. Se ascoltiamo la saggezza del cuore il tempo infallibile ci farà incontrare il nostro destino. Ricorda :
Quando stai per rinunciare,quando senti che la vita è stata troppo dura con te,ricordati chi sei.
Ricorda il tuo sogno.
Ci sono cose che non puoi vedere con gli occhi: devi vederle con il cuore e questo non è facile.
Se ritrovi lo spirito della giovinezza dentro di te, con i ricordi di adesso e i sogni di allora,potrai farlo rivivere e cercare una strada nell'avventura che chiamiamo vita,verso un destino migliore.
E il tuo cuore non sarà mai stanco ne vecchio...
Le decisioni sono un modo per definire se stessi. Sono il modo per dare vita e significato ai sogni.
Sono il modo per farci diventare ciò che vogliamo.
Alcune cose saranno sempre più forti. Del tempo e della distanza, più profonde del linguaggio e delle abitudini: seguire i propri sogni e imparare a essere se stessi, condividendo con gli altri la magia di quella scoperta...
Chi ha detto che siete venuti al mondo per soffrire ? Continuate a sognare e non abbiate paura.
Il segreto di un' esistenza piena e felice sta nell'imparare a distinguere tra i tesori veri e quelli falsi. Il mare che ci circonda , il sole che ci dà la vita, la luna e le stelle che brillano nel cielo sono le vere ricchezze. Sono tesori senza tempo e ci sono stati regalati per ricordarci a ogni istante la magia dell' esistere; sono la testimonianza di un mondo pieno di miracoli, e basta guardarsi attorno per realizzare i sogni. Invece abbiamo costruito un mondo di falsi tesori, abbiamo accettato senza batter ciglio di vivere per pescare senza sosta, e così facendo abbiamo rinunciato ai nostri sogni.

Una notte...



Un Angelo solitario,

camminava stanco sul bordo della strada.

Il suo passo malinconico batteva l’aria:

era un volo misteriosamente accorto

a non sfiorare la sciatta luce,

gialla e malata dei lampioni.

La Luna gli sorrise,

e allungò un suo argenteo braccio,

che giocò fra i suoi capelli,

ricche fiamme disordinate illuminate d’oro.

I suoi occhi, grandi e scuri,

accesi di pagliuzze di rubino,

erano l’unico simbolo di angelica dannazione.

La notte sembrava abbracciarlo,

tutto ciò che lo circondava

danzava l’inno di sottomissione

alla sua placida disperazione.

Un boato squarciò il lungo silenzio notturno,

le porte dell’Inferno s’erano aperte,

le sulfuree esalazioni della terra

impregnarono l’aria malsana,

un nitrito, lontano, annunciava l’avvento.

Dalla feccia delle umane convinzioni,

con uno sfolgorante baleno,

si innalzò su un pinnacolo di carcasse insanguinate,

l’orribile Spettro del suo Spirito tentatore,

suo eterno amante e cantore.


Granelli...

Sulla spiaggia deserta
mi chino su mestesso,
sfioro la sabbia con le dita,
è così dolce al tatto e sfuggente,
non assomiglia forse alla vita?
Brillante e inafferrabile.
La prendo e la stringo forte tra le dita,
voglio appropriarmene, farla mia,
ma è proprio il mio tentativo di afferrarla
che mi dà la coscienza
della sua inconsistenza.
Mi sfuggi e ti prendi gioco di me,
sei tra le mie dita per un tempo cosi breve.
Allora chiudo gli occhi,
voglio appropriarmi delle sensazioni che mi doni,
nella Tua carezza leggera,
mentre mi sfuggi e vai via.
Guardo la mia mano,
hai lasciato tanti minuscoli granelli,
la tua eredità...e della mia vita?
Resteranno dei granelli,
tra le dita di qualcuno?...


lunedì 26 gennaio 2009

Una Nota..


...scorre sottile, nel luogo in cui il presente diventa remoto,
tracciando un solco leggero.
Una ferita,
che non lascerà cicatrici,
come una lama che incide,
con movenze gentili, una ruga conosciuta rendendola nuova,
per inciderla ancora.
Passa sinuosa tra i contorni velati.
Li sfuma, rendendoli diafani.
Li svuota per un attimo eterno, lasciandoli nudi.
In attesa.
Sotto lo sguardo impaziente, assetato.
Che osserva sgorgare le frasi, mentre si sciolgono lente.
Indugiando si attorcigliano.
Assonnate si rincorrono.
Una nota che sale su,
si arrampica sulle spirali azzurrognole del fumo di una sigaretta.
Poi torna indietro, sospesa tra le labbra dischiuse,
che trattengono un soffio.
Recide i margini del cielo, lo frastagli, lo riempie, lo consuma.
Donandogli il tono che aveva dimenticato:
appena un po’ più scuro,
appena un po’ più triste.
Lacera l’anima senza volgarità,
la dipinge più intensa,
senza renderla libera.
La deruba avvolgendola piano.
L’accarezza, regalandole un’ombra oltremare.
Ne fa altro,
ma non la guarisce e non la uccide.
Pigra, traccia cerchi nell’aria, volteggiando tenue.
Come un funambolo su una corda che si spezza.
Racconta una storia che non ha finale,
sottintendendo un’acrobazia più ardita.
Modula se stessa implorando il dolore, perché non sparisca.
Vibra ogni attimo come se fosse l’ultimo.
Muore ancora un po’.

sabato 24 gennaio 2009

Angeli sporchi...


Essere due piccole gocce di inchiostro nero su una tela dipinta..
ove falsi colori vivaci esaltano con cattiveria e pregiudizio la loro
diversità..
non spetta anche a loro sognare l'armonia?

no..il cielo non ammette angeli sporchi e violento strappa loro le ali..

Essere creati per vivere accanto alla colpa..accanto alla vergogna..
ma di cosa? Di essere?..Di essere diversi? Ma da chi? Perchè?
domande che chiamano altre domande in un girotondo senza risposte..
la confusione aumenta al pari di uno strano risentimento...
che fa soffocare...che iduce a dubitare...
..è questo ciò che gli altri vogliono da loro? Che non esistano?..
..è quello che vuole il loro dio? che non esistano?

si..il cielo non ammette angeli sporchi e graffia la carne sotto la loro
pelle...

Ho visto quelle gocce avvicinarsi e diventare una sola...
angeli che finalmente hanno qualcuno
che asciughi loro le lacrime...che li accarezzi...che li abbracci..
sono rimasto affascinato dalla carica di depravazione..
essa non faceva che sporcare quel cielo che le aveva create...
Un solo gesto..un grande coraggio..il piacere profondo del peccato..
peccato come realizzazione di un sogno...
come fuga dal mondo di altri...

Piume...


Piume come neve,
nella nostra dimensione,
cercando riparo dalle bufere,
ripescandoci dai trambustri del mondo
con abbracci vellutati,
calde parole che sussurrano emozioni.

Piume come neve,
le vedo scivolare
mentre ti ricevo come unico messaggio
e ti chiamo Verità,
la mia preziosa,
sterilizzando concetti
per creare un linguaggio che scivoli sulla pelle
come i nostri velluti.

Ti adorno d'oro e damasco
confondendo il tuo odore con il mio
mentre pronunci le mie parole.
Ma nei silenzi scissi,
schiavi e padroni di noi
in uno strano tormento d'estasi
di emozioni soffocanti,
di respiri donati.

Rubando tempo al mondo
rivediamo i nostri confini
scavandoci dentro con occhi invisibili,
spingendoli oltre
più lontano e più prossimi a noi.

Rivesti la mia anima con sapienti drappeggi scarlatti
e mentre ruotano le ore ed i giorni...

L'inizio...


..nella ricerca di un blog ho creato il mio...il primo ed inaspettato...così grazie all'amica curiosita e al grande amico Dav potrò scrivere su di uno sfondo nero parole argentee di pensieri notturni passati&futuri ma sempre presenti ;o)