sabato 27 marzo 2010

Fine...


...l'ultimo sospiro di un vecchio in agonia,
come l'urlo silenzioso di un albero che cade.
Un poeta senza versi da donare al cielo...

Benvenuta Bonnie...







sabato 13 marzo 2010

Nascerò


...
all'alba di un tramonto,
che annegherà nel mare le paure,
nascerò per Te,
che canti raggi indissolubili di sole,
planando ad ali tese
sul mio cuore,
muto e solitario,
sin quando non ho dipinto
i miei giorni del tuo colore
ricamato nei tuoi occhi...
e sarai il domani che non scandisce tempo,
universo piovuto dal tuo cielo,
dentro il destino di un sorriso
che si schiude come un fiore...
Se tu potessi ascoltare il mio cuore,
oltre i battiti, oltre i silenzi,
volerebbe fino a te,
per accarezzarti e vegliarti
mentre dormi...
perchè lui è sempre in viaggio,
tra le nuvole e la sua stella,
vuol perdersi nella notte
e adagiarsi sublime,
sul tuo cuore...


Corazza d'immaginazione


...gli occhi svaniti,
non un lamento,
parole sparse
negli intimi recessi dell'anima,
dove non serve respirare per vivere.
Una stanza dipinta di trasparenze,
illuminata da silenzi,
ove pensieri non distratti,
seguono i contorni del tuo viso,
proprio lì...in riva al cielo.

mercoledì 10 marzo 2010

Giunga l'assenza


Non puoi trovarti d'un tratto
a ripetere i gesti e a non capire,
un rantolo, mio tacere,
che fermi il tempo abituale,
tramutato d'insolito,
detronizzato d'un eccezione
divenuta regola...
adorna di un vestito blu notturno,
bellezza senza alcuna posa
ed è miracolo orrido,
tremante in vuoti d'acqua...
se fosse solo cielo,
non avremmo armonie
e disarmonie, nessun dubbio,
nemmeno qualcosa che
ne possa ricordare la parvenza..
ignoto che non ha lato di sapienza.
Lo strappo di gioia...


sabato 6 marzo 2010

Ruggine insana


Le mie labbra con le tue avvolgi
i miei sensi in quel bacio sconvolgi,
nei miei occhi navigano pensieri
che nella mente volteggiano.
Scivola velluto su petalo di rosa,
la mia pelle sulla tua, il desiderio,
il tuo corpo conturbante,
bacio con dolcezza incalzante
mentre ascolto il tuo respriro,
labbra avide sulla pelle umida.
Le mani che stringono i tuoi fianchi
e scivolando propongono giochi,
nei tuoi mari da solcare ,
negli oceani da violare,
i tuoi seni in balia degli eventi
tra le mie mani ardenti,
pensiero voluttuoso e giochi
da inventare sul tuo ventre...
nel richiamo del tuo sapore
mi perdo tra schegge di sale
e nettare squisito,
petali bagnati di rugiada...
Occhi socchiusi al cielo e
corpi inarcati nelle fiamme,
carne che fende altra carne
con grazie e forza,
onda inarrestabile che lambisce
la costa e si insinua tra le rocce,
negli anfratti in un etreno
andare e venire...
un desiderio che nulla nasconde,
ma che si sazia di amore,
di baci di labbre e denti,
unghie che penetrano la carne
e un respiro profondo che scuote
la pelle e libera la mente...
fermati ora nei miei occhi,
fermati sulla soglia mentre
mi senti dentro te, come
un fermo immagine di passione,
respirami, bevimi, mangiami...
il tuo odore nell'aria, dolce
saziante, sapore di cielo...
Cosi l'alba ci sorprese,
abbracciati,
dove cadono le distanze
come fili sottili d'ambra
e di calda pioggia...






Come tutto ciò che è...


Fermo e senza terrore,
stò marciando sul cratere,
rischiando di cadere,
ma è occulto il nero timore
e scruto il vulcano incontrollato,
beffeggio l'esile frastuono
udendo le piogge del mondo.
Dentro di me
mari d'acqua scura e
barche alla deriva,
quando l'alba avvolge
quest'anima...
regole cambiate dinanzi
ad atti dovuti,
un supermercato del dire,
esattamente dove finisce
ciò che eri e non c'è droga
più ispiratrice che distrugga,
crei perversamente attimi
e versi nati già dannati
persi, stonati e dimenticati.
Ciò che mi appartiene
è nel respiro del vento...

Carnale


M'affaccio e vedo er celo nuvoloso
e vorei annammene indove
ogni senso me se sperde e
allora sussurrami notte,
la nenia del mormorio
di antiche maree che incessanti,
cantano una canzone senza fine,
pè volà via senza trovà riposo.
Nu suonno annasconne
sempe nu pensiero overo,
na piccola verità,
nu desiderio...
e comme fosse na vucella
ca te vene a cunsulà...

venerdì 5 marzo 2010

Colori


Vorrei esser capace
a raccontar le storie,
di pezzi di cielo spezzati
come vetri colorati.
Vorrei non dover mai
abbassare lo sguardo,
ma restare sospeso
se il mondo continua a girare.
Vorrei proteggere
un cuor di ruscello,
senza offendere il tempo...
...erigere il niente e
scrutare la gente,
per ritrovarmi errante
nella forma dei miei giorni.
Straniero sulla mia stessa pelle,
come i colori che spaventano il buio...