martedì 2 novembre 2010

Nel ripetersi del giorno:


...in quelle mattine liquide s’innalzava il picco del tempo e il campanile che credevamo d’innalzare in una sola notte sollevava il mento al cielo.

Adesso s’annebbia, s’inchina nel cantiere dei nostri edifici comuni,tra calce e vento,smotta d’insonnia e fatica...


...identico riflesso di specchio cieco.

Più veloce della curvatura di un tramonto

Più veloce dell’assenza che il giorno incarta.


(Elisabetta Liguori)


4 commenti:

  1. riflesso di specchio cieco è terribile...

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  2. ...mi chiedevo se la scrittrice intendesse "il nulla" e se il riflesso del nulla fosse ancora + impalpabile del nulla stesso nella cecità di chi non ha più nulla da vedere...

    Ps.
    SPLASH!!! ;)

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  3. io ho inteso come te, indipendentemente da ciò che voleva dire lei :)

    eh sì, splash! lo so che non sembra, nel mio blog esce la parte meno luninosa di me, quella che nascondo nella realtà (sennò che ce l'ho a fare un blog!) che è anche quella perdente, nel senso che vince la luce in me, rido e sorrido molto:)

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  4. ah ed io che pensavo di averti risposto con uno scioglilingua :))) ed invece...

    ...lo splash è stato una chiusura divertente ed inaspettata, un riflesso del tuo essere che non è facile intravedere se non ti si conosce nel reale...ma a me il tuo blog piace moltissimo anche se non è illuminato da molta luce...anche io stò dietro le foglie qui ;)))

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