domenica 20 dicembre 2009

Confini rovistati



Sguardi miei
che aprono visione parellele,
osservatore attento,
nella percezione
di attimi smarriti.
Squilibri sonici acuti,
togliendo riquadri confusi,
di un fonetico attrito.
Memoria minerale,
oggettiva e irresponsabile,
come parole
mangiate lentamente,
con il dolce sapore del vento.
Cadono pezzi
dell'io astratto...

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