Un muro invisibile da attraversare,
leva il respiro e cheta l'urlo
che sfama la sorgente della vita,
il dubbio con acre enfasi,
squarcia la granitica certezza,
leggendo ciò che agli occhi è celato,
inseguendo ombre in un deserto,
dove dimora l'infinito.
Candele spente ornate dal fumo,
viso e parole in fiamme
nel palmo della mano,
pochi stracci d'azzurro macchiati...
mi ricorda tanto qualcosa di cui abbiamo già parlato non trovi? ;)
RispondiElimina...c'è sempre una reminiscenza nelle mie parole Davvino hihihihihihi ;D
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