mercoledì 25 novembre 2009

Attesa....


inerzia opprimente che cresce nel silenzio dell'indifferenza,
muri, corridoi, recinti per il cuore,
tacciono le emozioni, inespresse giacciono,
ingabbiate in sottili tratti di indefinita demarcazione,
linea retta di cheratinica consistenza,
come una figura astratta di solida corposità,
e nella mente è un susseguirsi di frontiere,
pensieri come funi di equilibrista in precaria stabilità.
ci separa una porta, un'area protetta da una zona neutrale,
attraverso un velo vitreo, i miei occhi vengono accolti,
li racchiude fondendone l'intenzioni e li lascia contemplare..
e tutto mi sembra privo di un senso,
non sò da dove parte, non sò dove porta,
forse conduce solo nel silenzio..
e la speranza si aggrappa,
si stringe ad un cammino senza sentiero in bianco e nero..
dove il puzzo di medicinali , poggia il suo alito su di me
e sulle pareti dei muti scrittori di ombre.


1 commento:

  1. ricordi cosa ti dicevo dell'attesa?
    in questo caso è l'attesa di uscire da un brutto momento, però la sua consistenza rende sempre più belle le sensazioni a seguire ;)

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