venerdì 24 giugno 2011

E se fosse così facile...


...reinventarsi, ricreare, riproporsi, restare lì cittadino di una piantagione che cresce al sole tra una naturale ostentazione del proprio non essere solo per auto convincersi che quel qualcosa c'è, che và seguito, che a metà del viaggio poi tutte quelle sensazioni non erano campate per aria e allora...allora potresti far qualcosa, ma cosa? segui ed insegui e ribalti qualche credo ma con astuzia autolesionistica riprendi il timone del pensiero e ti ritrovi seduto, tra migliaia di foglie e di passi danzanti che riconosci come il ticchettare di un vecchio orologio e allora? forse i granelli di una clessidra fan meno rumore...proprio qui in questo momento quando tutto tace, quando tutto è cosi rumoroso...distratto come un riccio ubriaco che si inarca al vento, in quel tutt'uno col tramonto mentre sfoglio parole in quel luogo di passeggiate tra rami contorti, nella proiezione di un riflesso alternativo lo sfiorare d'onde calme d'esistenza attirano docili penombre...ode agli sguardi che applaudivano il fare, cercando riparo da piogge che non bagnano...frammenti di mare nella gola...e se fosse tutto cosi dannatamente facile...di che colore dipingerei quella parete?

Arancione...

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