mercoledì 30 marzo 2011

Tra le ore e la pelle


Scivolo lento, ove un tempo l'innocenza di uno sguardo era luce...
...dove ora alberga quell'anima che chiede spazio, mentre un passante distratto fischietta, 
bucando l'aria fino alla flora dei pensieri...
Giardino dove sei?
Sotto effetto di pioggia, una pozzanghera sul ramo più forte dell'albero...
Deformi trasparenze illogiche.
Vorrei bere l'essenza di quel sentiero e ferirmi con una preghiera...
Cristalli di vita in un luogo appartato, nel capoluogo periferico di un deserto.
Come nenia sorda e impudente, scalzo incontro il tramonto,
sono mille salti, figlio di un cenno d'infinito...

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