Il primo che mi viene in mente è il "3".. terza stagione dell'anno? però prima nelle preferenze?? alla fine so riuscito a far funzionare il pc ed ho pubblicato la mia "Pazza visione" di la ;)
..si ho letto il tuo "quadro" :) si io leggo ciò che scrivi e cedo ciò che vedi e senti...poi commento, non stanotte...
..son stato molto semplice...ispirato dal "si stà come d'autunno sugli alberi le foglie"...dalla sua breve forza questa poesia mi ha fatto capire la precarietà di quelle vite...l'autunno che amo e odio è quello che mi porto dentro...quello che mi dà calore, come i suoi colori..quello che mi dà freddezza e tormento col suo vento...amo il vento, ma solo quello che mi porto dentro...l'autunno è scoprire che le vite di due persone segnate per sempre, si scoprono uniti e vicini ma mai abbastanza da toccarsi davvero, come i numeri che i matematici chiamano primi gemelli...si riconoscono, si assomigliano, si cercano senza mai valicare un certo confine o oltrepassandolo appena per poi tornare frettolosamente indietro, paralizzati dal disagio o dall’inadeguatezza...
..e poi ci sono i momenti dispari (questa la copio da uno scritto non mio ma che mi piace tanto...) "sono momenti dispari quando ti guardi allo specchio e non è mai simmetria tra potere e volere mentre pensi a quanto è dispari quella tua solitudine. e pensi a quanto è dispari anche il tuo sorriso che mai hai chiesto e sempre hai dato. e pensi a come sia dispari la tua anima, a come non combaci con l'idea dei tuoi sogni. e pensi a come siano dispari questi momenti, sempre uno in meno della tua vita ideale. "
...ecco questo è il "malloppo" di emozioni che mi ha fatto esternare quella melodia autunnale ;D
Il primo che mi viene in mente è il "3"..
RispondiEliminaterza stagione dell'anno?
però prima nelle preferenze??
alla fine so riuscito a far funzionare il pc ed ho pubblicato la mia "Pazza visione" di la ;)
..si ho letto il tuo "quadro" :) si io leggo ciò che scrivi e cedo ciò che vedi e senti...poi commento, non stanotte...
RispondiElimina..son stato molto semplice...ispirato dal "si stà come d'autunno sugli alberi le foglie"...dalla sua breve forza questa poesia mi ha fatto capire la precarietà di quelle vite...l'autunno che amo e odio è quello che mi porto dentro...quello che mi dà calore, come i suoi colori..quello che mi dà freddezza e tormento col suo vento...amo il vento, ma solo quello che mi porto dentro...l'autunno è scoprire che le vite di due persone segnate per sempre, si scoprono uniti e vicini ma mai abbastanza da toccarsi davvero, come i numeri che i matematici chiamano primi gemelli...si riconoscono, si assomigliano, si cercano senza mai valicare un certo confine o oltrepassandolo appena per poi tornare frettolosamente indietro, paralizzati dal disagio o dall’inadeguatezza...
..e poi ci sono i momenti dispari (questa la copio da uno scritto non mio ma che mi piace tanto...)
"sono momenti dispari quando ti guardi allo specchio
e non è mai simmetria tra potere e volere
mentre pensi a quanto è dispari quella tua solitudine.
e pensi a quanto è dispari anche il tuo sorriso
che mai hai chiesto e sempre hai dato.
e pensi a come sia dispari la tua anima,
a come non combaci con l'idea dei tuoi sogni.
e pensi a come siano dispari questi momenti,
sempre uno in meno della tua vita ideale. "
...ecco questo è il "malloppo" di emozioni che mi ha fatto esternare quella melodia autunnale ;D